Quella mattina ci infilammo, in 6, in un Tuk Tuk che avrebbe potuto contenere al massimo 3 di noi,
ad un angolo imprecisato, di una strada sconosciuta, in quella città mai vista, scendemmo
e poco dopo fummo in sella a 6 scassatissime, vecchissime e scomodissime biciclette
dotate di cavalletto penzolante, campanello imbarazzante, cestino traballante e lucchetto pro tetano !
L'euforia rubò spazio alla razionalità e per magia dimenticammo che:
- in Thailandia ... e Ayutthaya é in effetti proprio in Thailandia... guidano a sinistra!
- in Asia le strade sono un gran casino, l'asfalto (quando c'é) fa schifo,
e il numero di veicoli in circolazione é di gran lunga superiore
a quanto la nostra immaginazione possa accettare!
- i Thailandesi (ma temo non siano i soli) non sono esattamente degli Svizzeri alla guida!
- le strade di Ayutthaya hanno 3 corsie , le rotonde sono piazze di cui non si vede il lato opposto e
... i semafori sono alti quando un essere umano, ma hanno il brutto vizio di essere spenti!
- le cartine turistiche possono talvolta essere state disegnate a caso
(ed é sconsigliabile consultarle mentre state pedalando)!
L'abbiamo vista così, la cara vecchia capitale del Siam,
gironzolando felici e spensierati, incuranti di ogni disagio e pericolo,
pedalando senza sosta fra le sue rovine in cerca di un cocco fresco,
di uno spazio all'ombra, di un tempio su cui alzare gli occhi al cielo,
di un Buddha rilassato e sorridente splendido nel suo vestito migliore,
di scolaretti felici in gita fuori dal caos della grande Bangkok.
Il primo giorno di un lungo viaggio attraverso una terra senza tristezza!